Assisto per la prima volta ad uno spettacolo che è diventato un cult negli anni ‘90, messo in scena dalla ora famosa Eleonora Danco. Scritto nel 1996, il suo primo testo, che segna il suo debutto ed è un opera ancora attuale, un testo longevo, dalle svariate sfaccettature. Scritto ed interpretato in slang romanesco è ambientato nella periferia romana, in una scenografia iper minimalista, abbiamo difatti due bidoni a disegnare un’ambiente che rappresenta più un luogo interiore che realistico, un luogo immerso nell’oscurità di due anime di Maria, ora Beatrice Bartoni con il suo stereo anni ‘90, e Sonia interpretata dalla stessa Eleonora Danco. con alle spalle una carriera di tutto rispetto come regista non solo di Teatro ma anche di Cinema, come sceneggiatrice ed interprete.
Un paragone di Ragazze al Muro può essere fatto con Aspettando Godot la stessa situazione di Ragazze al muro dove abbiamo in parallelo una situazione in cui si continua ad aspettare all’infinito qualcosa che appare come imminente, senza fare nulla perché si realizzi o si smuova. Una tragicommedia della periferia romana con temi sempre attuali, come la crisi, l’approccio uomo donna, un fratello manesco e l’amicizia di due ragazze l’una l’ombra dell’altra.
“Ragazze al muro continua ad essere un testo molto attuale, uno spettacolo comico, divertente, che al tempo stesso tratta la solitudine delle periferie e l’adolescenza, attraverso una scrittura visionaria, pittorica e poetica.”

a cura di
Cinzia Salluzzo Rovituso

come citare questa fonte:

Rovituso Salluzzo, C. (2023). Ragazze al Muro.
www.palcoevisioni.com/?p=927. Palco e Visioni, 11 aprile 2023.

Cinzia Salluzzo Rovituso
Cinzia Salluzzo Rovituso
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