Intervista a Lemuri, il Visionario. A cura di Cinzia Salluzzo Rovituso

Intervista al cantautore italiano Lemuri il Visionario a cura di Cinzia Salluzzo Rovituso per l'uscita dell'Album Viaggio al Centro di un Cuore Blu e per il Concerto a Favore del Teatro Arciliuto di Roma.

Oggi abbiamo il piacere d’intervistare Lemuri, il Visionario. Un cantautore, ma più di questo un personaggio che sembra uscito da un film di Tim Burton o Terry Gilliam, e anche da un cartone tanto che Lemuri è proprio diventato un personaggio dei fumetti disegnato da Giulio de Vita, un personaggio in carta stampata sia in formato comics che in un libro vero e proprio.

Vittorio Centrone è l’alter ego di Lemuri il Visionario dal 2010. La sua carriera musicale è iniziata ufficialmente nel 2003 con il disco “il porto dei santi” e l’anno successivo con la formazione Haiducii, ha ottenuto un enorme successo con il brano “Dragostea din tei”. Il 23 aprile 2021 è uscito il suo nuovo album inedito “Viaggio al centro di un cuore blu” accompagnato il 29 aprile da un concerto in streaming in favore del Teatro Arciliuto.

Se dovessi descrivere te stesso, cosa diresti?

Non è una domanda semplice a cui rispondere. Per farlo mi affido al testo di una mia canzone che si chiama “Il mondo perfetto”. Credo di poter essere quantomeno simile ad un sognatore incallito perennemente con la testa tra le nuvole, alla ricerca di sfide da raccogliere, nuove strade da percorrere, cieli da dipingere, favole da vivere e in attesa di treni da non perdere.

Quando hai cominciato a percepire te stesso come Artista?

Da adolescente. Ricordo che mi sentivo sempre diverso dagli altri e questo all’epoca non mi faceva sentire bene. Solo con il passare del tempo sono riuscito a dare un valore a quella sofferenza. Comunque la cosa strana era che nonostante avvertissi la sensazione di essere inadeguato e fuori posto in qualsiasi contesto sociale, l’unica situazione in cui mi sentivo a mio agio era quando cantavo di fronte a delle persone. Attraverso quel potente mezzo magico finalmente potevo superare la barriera dell’insicurezza e della timidezza e arrivare direttamente al cuore di chi mi ascoltava. Credo che in questo atto psicomagico sia racchiusa l’essenza di un artista.

Ci aiuteresti a comprendere cosa prova Lemuri mentre crea?

Una fortissima sensazione di distacco da quella dimensione che siamo soliti chiamare realtà. La cosa più facile da descrivere è che il tempo scompare. Mi capita di ricordare l’orario in cui ho cominciato a suonare e scrivere e di sorprendermi ogni volta del fatto che siano passate molte ore quando invece a ma sembra che siano passati soltanto pochi minuti.

Qual è il messaggio implicito nella tua opera “Viaggio al centro di un cuore blu” cosa vorresti che arrivasse al pubblico?

Beh il viaggio al centro di un cuore blu è chiaramente la metafora del viaggio interiore. Come ho già detto sono certo che l’arte in genere e soprattutto la musica, che è un’arte sottile ed eterea cioè priva di forma solida, sia un mezzo magico potentissimo per entrare in contatto con il proprio inconscio e cioè quella parte segreta di noi stessi che per motivi diversi teniamo nascosta nel nostro cuore. Il cuore in questo caso è blu perché io voglio dare il giusto risalto ad un sentimento meraviglioso che si chiama malinconia. Purtroppo il sentimento della malinconia troppo spesso viene confuso con la tristezza con cui non ha niente a che fare. Al contrario è un sentimento creativo, profondo, memorabile, dolcissimo e amaro allo stesso tempo e di cui sono piene tutte le più grandi opere d’arte della nostra storia. Quindi, la malinconia è rivoluzionaria!

Puoi parlarci della scelta di realizzare un concerto a favore del Teatro Arciliuto?

Sin dalla prima volta in cui ho messo piede in quel luogo ho avvertito una sensazione di familiarità, potenza e ispirazione. Poi frequentandolo ed esibendomi tra quelle storiche mura ho conosciuto Enzo, Giovanni e Daniela Samaritani e ho sposato in pieno la loro missione artistica piena di purezza e passione. Sono assolutamente dei visionari. Gli voglio davvero bene e farò sempre tutto quello che potrò per aiutare le loro iniziative.

C’è un sogno che vorresti realizzare, un’aspirazione?

Ora che dopo tanta strada sono riuscito a trovare il centro del mio cuore blu vorrei che le mie canzoni fossero d’ispirazione per convincere più persone possibile a fare questo viaggio a loro volta. Chi ha fatto dolci promesse alla sua gioventù, se parte davvero non ritorna mai più.

a cura di
Cinzia Salluzzo Rovituso

come citare questa fonte

Salluzzo Rovituso, C. (2021)
Intervista a Lemuri il Visionario
www.palcoevisioni.com/?p=107, Roma 5 maggio 2021

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Cinzia Salluzzo Rovituso
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