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L’immortalità sul Palco dell’Auditorium. History of a Legend Michael Jackson
L’immortalità sul Palco dell’Auditorium. History of a Legend Michael Jackson
Roma. Ovazione all’Auditorium della Conciliazione per uno spettacolo che omaggia in grande stile l’indiscusso “Re del Pop.” Venerdì 28 aprile è andato in scena History of a Legend – Micheal Jackson. Non posso non ammettere che mi abbia letteralmente travolto per le scenografie, le coreografie e la perfezione dell’esibizione canora in sinergia con l’orchestra.
Michael Jackson, tutti lo sappiamo, è stato un pioniere avanguardista nella musica e nel ballo e, in questo spettacolo, ballerini e cantanti ne hanno indossato i panni alla perfezione. Lo stile appariscente della star è stato egregiamente evidenziato dai costumi in scena con gli immancabili strass, facendo rivivere tutto il carisma del mito anche attraverso il suo iconico look.
“Don’t stop ‘til you get enough” dà inizio al Musical come ha dato inizio alla carriera di solista di Michael Jackson. Il singolo ottenne un enorme successo. Prodotto nel 1979, vinse un Grammy Awards e un American Music Awards nel 1980. In questo brano gli interpreti sul palco riescono abilmente a riprodurre “i dieci secondi di perfetta tensione pop”, come aveva definito l’introduzione parlata del brano il critico musicale Gerri Hirshey.
L’auditorium si riempie di luci, sapientemente dirette, colori, “nubi fumose” con Wanna Be Startin’ Somethin’ del 2008 e con Smooth Criminal assistiamo alla bravura del corpo di ballo diretto magistralmente dal coreografo Stefano Baldini. I ballerini interpretano fedelmente il famoso passo di danza che appare violare le leggi di gravità, il cosiddetto “45 Degree Lean”.
Si procede con Behind the Mask, Keep the Faith, I want You back , Rock with You e Blue Gangsta pietre miliari della storia della musica e che vedono una grandissima interpretazione dei cantanti del musical Jordan Trey, Stefano Latteri, Rossana Canta, Chiara Vannini e Laura Sangermano. Sorprendente la somiglianza di alcune voci con quelle della pop star e l’abilità nel cantare nelle sue stesse tonalità.
Improvvisamente l’auditorium viene invaso dagli Zombie e arriva Thriller, un’armonia perfetta tra l’orchestra, i cantanti, il corpo di ballo e la scenografia a cura di Valentina Farina. Nel medesimo tempo il coreografo Baldini “rompe” la quarta parete, abbattendo il confine immaginario che divide chi guarda da chi performa con uno stratagemma che porta al completo coinvolgimento del pubblico.
Segue Heal the Word ed un brivido percorrre il mio corpo per l’incredibile interpretazione. L’Auditorium con l’uso delle torce dei cellulari diventa un tutt’uno con lo spettacolo. Si prosegue con Bad sino ad arrivare, in un crescendo, all’ultimo pezzo Man in the Mirror. Il pubblico viene coinvolto dall’inizio alla fine del musical ed è ora in piedi in una prolungata e fortemente meritata Standing Ovation.
I complimenti dell’intera redazione di “Palco e Visioni” al musicista Danilo Bughetti, ideatore dello spettacolo, senza il quale non avremmo potuto vivere tutta questa straordinaria emozione.
a cura di
Cinzia Salluzzo Rovituso
come citare questa fonte
Salluzzo Rovituso, C. (2023)
L’immortalità sul palco dell’Auditorium. “History of a Legend – Micheal Jackson”
www.palcoevisioni.com/?p=955. Palco e Visioni, 01 maggio 2023.