Intervista a Roberta Calandra, “La Nuvola Dietro la Parola”
Roberta Calandra è una giovane scrittrice di libri, racconti e sceneggiature teatrali tra le sue pubblicazioni: L’eredità di Anna Freud, Tempo per vivere, Buffonate senza corte, raccolta di scritti teatrali in due volumi. La drammaturgia dello spettacolo Otto ha vinto il “Premio inedito Elsa Morante 2012” ed è stato rappresentato presso il Teatro dei Conciatori a Roma nel 2016 e al Keats and Shelley Museum nel 2017. Ora è alle prese con una nuova avventura: lo spettacolo teatrale l’Imperatrice che va in scena giovedì 4 e domenica 7 novembre 2021 al Teatro dei documenti.
Salve Roberta, dalla tua penna come una nuvola ha preso forma questo nuovo spettacolo teatrale: l’Imperatrice, ti va di raccontarci a cosa ti sei ispirata?
È il racconto della vita di Niki de Saint Phalle, immensa artista del 900. In questa Piece racconto la sua biografia in una sorta di “modalità analogica” ovvero seguendo un tempo non lineare, sono gli arcani dei tarocchi a dettarne la scansione infatti, in omaggio alla sua più grande creazione che è appunto il Giardino dei tarocchi, sotto Capalbio.
Ti va di parlarci in modo più accurato del testo?
Volentieri: ci sono degli snodi molto forti come il suo ricovero psichiatrico causato da molestie da parte del padre, come l’abbandono dei suoi figli per dedicarsi interamente all’arte, la controversa relazione con Jean Tanguely, il femminismo, la coppia aperta, e in qualche modo ho cercato anche di restituire un racconto del suo impegno anche in chiave spirituale.
La messainscena rispecchia l’immaginario da cui nasce l’ Imperatrice?
E’ una potente messa in scena d’anima, Niki è un personaggio ricco di anima e avere 22 cifre possibili, come un grande e magico gioco dell’oca, permette a una straordinaria interprete come Caterina Gramaglia di esporre una gamma incredibile di stati d’animo. Molto incide anche la voce suadente di Juan Diego Puerta Lopez che interpreta fuori campo le definizioni delle carte, sulla base dei testi di Alejandro Jodorowsky.
E che ci dici della regia di Mariano Lamberti?
Che ha fatto un lavoro straordinario, già cresciuto rispetto alla mise en espace tenutasi a Capalbio questa estate, sua è l’idea di condire con dei piccoli video a tema, che la
Sua esperienza si è formata primariamente al cinema, un monologo che pare recitato da dieci personaggi, anche in ossequio della prima persona che ha creduto in questo testo, accompagnandoci: Andrée Ruth Shammah.
Un’ultima domanda ci sono elementi autobiografici nel testo?
Si. Mi fermerei qui perché è molto più interessante lasciare un velo su questo, fare parlare l’opera, chi ha seguito da tempo il mio lavoro sa che mi affascinano molto le anime complesse e sofferenti, specie se femminili, al patto che contengano una eversiva capacità di rivolgimento. In questo caso dalla presunta malattia mentale al genio pienamente espresso, seppur, come sempre accade, a caro prezzo.
Grazie a “Palco e Visioni “della bella opportunità!
Venite prenotando a imperatriceniki@gmail.com
A cura di
Cinzia Salluzzo Rovituso
Come citare questa fonte
Salluzzo Rovituso, C. ( 2021)
Intervista a Roberta Calandra, “la Nuvola dietro la Parola”.
www.palcoevisioni.com/?p=694. Roma, 02 novembre 2021.