History of a Legend – Micheal Jackson. Intervista a Danilo Bughetti

History of a Legend Michael Jackson

History of a Legend – Michael Jackson, un cast di quaranta artisti con cinque cantanti, un ensemble orchestrale e la STEP GANG Evolution del coreografo Stefano Baldini della Full Dance Italia. Un omaggio alla sensibilità artistica del cantautore statunitense “if you wanna make the world a better place Take a look at yourself and then make a change” – “Se vuoi rendere il mondo un posto migliore guarda te stesso e crea il cambiamento”.

Due ore di spettacolo nelle quali s’intrecciano elegantemente i diversi talenti di Michael Jackson, come il ballo e le sue iconiche coreografie, ripercorrendo i diversi generi musicali toccati nella sua carriera come il Pop, Funky/Rock/dance, soul, R&B e urban/oriental che fondendosi con le sonorità orchestrali, renderà omaggio alla sua immensa produzione musicale, esaltandone le diverse sfumature.

La musica, ma soprattutto i testi, si prestano ancora oggi a spunti di riflessione sulle diverse tematiche sociali, come: la pace, la speranza, l’amore, l’inganno, la lontananza, la paura, il desiderio di essere altrove, le ingiustizie sociali, la difesa della natura e la fratellanza tra i popoli, pertanto lo stesso spettacolo si presta ad essere una preziosa occasione di confronto e approfondimento con i ragazzi.
Per questo motivo, lo stesso venerdì alle ore 12:00, andrà in scena un matinée in forma ridotta, in esclusiva per gli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Danilo Bughetti è l’ideatore di tutto questo, Palco e Visioni lo ha incontrato per voi.

Siamo con Danilo Bughetti, ideatore e regista di questo spettacolo. Danilo, è la prima volta che ti cimenti in questo ruolo?

Innanzitutto salve a te, Cinzia. In qualità di artista non è la prima esperienza nella quale opero d’ingegno.
Ho debuttato con la mia opera prima, libro più CD, con “diario di un atto d’amore” Fantauzzi Editore, presentato al Conservatorio di S. Cecilia, dove in quegli anni stavo conseguendo la mia terza laurea in Management Musicale. Ho poi pubblicato altri tre dischi a mio nome: “Il gattone di città”, “Tempesta in equilibrio” e “Towarts”, ma anche un secondo romanzo dal titolo “Fino al cuore della foresta”.
Ho scritto diversi spettacoli musicali tra cui “Tra le note dello swing”, “50 sfumature di Jazz” e “Roma Napoli andata e ritorno” e musicato un corto cinematografico “Chi è la Bestia” dal libro di Vittorio Rombolà.
Nell’ambito del management musicale sono stato il responsabile del tour estivo 2013 dell’Orchestra giovanile di Bucarest diretta dal Maestro Christian Mandeal, organizzatore della serata evento solidale a favore della SINTESI Cooperativa Sociale ONLUS, presentando nell’occasione il disco del Maestro Marcello Rosa, poi General Manager del tour 2022 dei Queen at the Opera e ideatore di diverse altre iniziative non minori.

Perché la scelta è caduta su Michael Jackson? Pur essendo un grande artista, umanamente ci sono stati tanti dubbi sulla sua integrità.

La domanda che continuamente mi pongo, conoscendo diversi artisti di valore ma poco noti al grande pubblico, è “perché il nostro Paese ha difficoltà a riconoscerne il merito?”. Anticipo che questo sarà il tema della mia prossima pubblicazione, dedicata ad Aldo Bassi.
Da questo monito, sempre presente nel mio percorso professionale, ho notato che a un talento come Michael Jackson, nessuno in Italia aveva reso un vero omaggio. Questo è il motivo principale. L’attuale panorama musicale presenta delle connotazioni artistiche molto diverse dal secolo appena trascorso, con una eccessiva semplificazione di linguaggio che non consente l’ampia gamma di colori ed emozioni che prima offriva. Proporre quindi artisti che hanno percorso in alcuni decenni, diversi stili, con continue innovazioni che suscitavano interesse è per noi, oggi, un modo per far conoscere alle nuove generazioni quanto di quel patrimonio culturale si stia perdendo.
Lo scopo comune di qualunque sensibilità artistica è quindi quella di riportare in luce quelle sonorità poco utilizzate, ma con una creatività che ha fatto scuola per molti operatori del settore. Ho voluto centrare il focus sugli stili attraversati, come il pop, l’R&B, il funky, il soul e soprattutto dare risalto a quei testi che ancora oggi suscitano riflessione per i disagi che si ripetono e perpetuano incuranti del tempo.
La sua integrità? Non posso chiaramente conoscerla, se non da quanto a noi è arrivato attraverso i suoi casi giudiziari. Personalmente, avendo un vissuto importante che si può leggere sulla mia prima pubblicazione, ho imparato che il pregiudizio è un nostro grande limite.
Con l’omaggio all’artista statunitense, annovero e provo a far rivivere la grandezza della sua anima artistica, decisamente fuori dal comune.

C’è un cardine sul quale si basa la regia?

Il filo conduttore è sicuramente quello di far vivere all’ascoltatore l’evoluzione artistica di Michael Jackson. Il repertorio presentato, infatti, attinge da tutte le sue pubblicazioni, partendo dalla sua giovane età con i Jackson 5 fino alle pubblicazioni post-mortem, che nascondono dei capolavori che non tutti conoscono.
Due ore di spettacolo nelle quali potersi immergere in quasi quarant’anni di produzione musicale.

Com’è stato il sodalizio con Stefano Baldini?

Sorrido rispondendo “gioia e dolori”, semplicemente perché quando due artisti vulcanici si incontrano, prima di far convergere le proprie idee in una direzione comune, devono saper gestire quell’entusiasmo coordinando diversi fattori non trascurabili. Lui è un coreografo fantastico e curerà anche le luci, ma ho dovuto più volte mettere a freno le sue proposte scenografiche che avrebbero richiesto ulteriori maestranze, facendo lievitare un cast già numeroso, con circa quaranta artisti.

Come regista su cosa ti sei focalizzato?

Come ho detto prima, il filo conduttore è la rappresentazione della pluralità del percorso artistico di Michael: stili, musica, testi, coreografie, costumi e scenografie. In questi mesi molte persone mi hanno proposto di inserire un Impersonator nello spettacolo ed ho sempre rigettato l’offerta, perché sono dell’idea che un omaggio ad un artista non debba tentare di sostituirlo, facendolo “rivivere” sul palco. Lui, come ognuno di noi, è inimitabile. Far rivivere le sue opere con le innovazioni scenografiche, i timbri musicali orchestrali, la sua grande creatività espressa nei video-clip ma anche quella originalità nelle forme musicali dei brani più famosi, che si potevano apprezzare nei suoi concerti live sono gli elementi sui quali abbiamo lavorato di più.

Il “matinée” per i ragazzi è un’idea tua? Che funzione ha?

I ragazzi di oggi sono detti digito-nativi, vedono talent show in continuazione e divorano tutto quello che è consumabile nello stretto giro di poco tempo. Qualunque prodotto, sia esso alimentare che culturale, per loro deve essere assorbito in un tempo molto limitato, oltrepassato il quale diverrebbe noioso o ancora peggio causa di nervosismo” tratto da “Fino al cuore della foresta”, il mio secondo romanzo.
Il tema della crescita dei ragazzi è per me fondamentale. Se vogliamo una società con una coscienza critica maggiore è necessario avere più conoscenze. E’ per questo che ho proposto il matinée, per far conoscere loro un artista che ha superato le discriminazioni razziali e che ha trasformato quel disagio in talento ritmico pulsante che esprimeva col ballo. I testi delle sue canzoni contro la guerra, in difesa della natura o come riscatto sociale non possono passare inosservati in un contesto attuale così miope e reticente al cambiamento “if you wanna make the world a better place Take a look at yourself and then make a change” – “Se vuoi rendere il mondo un posto migliore guarda te stesso e crea il cambiamento”.

Per questo vi aspetto tutti il 28 aprile all’Auditorium Conciliazione.

Grazie Danilo per la tua disponibilità, ci vediamo il 28 aprile 2023 per “History of a Legend – Michael Jackson” a Roma, Auditorium Conciliazione.

Ricordiamo che sono disponibili i biglietti in prevendita presso LiveTicket al seguente link:
https://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=414269

a cura di
Cinzia Salluzzo Rovituso

come citare questa fonte

Salluzzo Rovituso, C. (2023)
History of a Legend – Michael Jackson. Intervista a Danilo Bughetti.
www.palcoevisoni.com/?p=908. Palco e Visioni, 3 aprile 2023.

Cinzia Salluzzo Rovituso
Cinzia Salluzzo Rovituso
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